Nel grembo umido, scuro del tempio,
l’ombra era fredda, gonfia di incenso;
l’angelo scese, come ogni sera,
ad insegnarmi una nuova preghiera:
poi, d’improvviso, mi sciolse le mani
e le mie braccia divennero ali,
quando mi chiese – conosci l’estate –
io, per un giorno, per un momento,
corsi a vedere il colore del vento
Fabrizio De AndrĂ© – Il sogno di Maria